Kheer rice pudding – dall’india all’italia. #Vegan

Kheer rice pudding – dall’india all’italia. #Vegan
Condividi l'articolo

Un giro nel mondo #02!

Rieccoci qui, come avevo già annunciato qualche giorno fa il giro del mondo continua alla scoperta di nuovi sapori. Il Kheer è un classico dolce indiano che da noi viene chiamato comunemente Risolatte, prende il nome di Paysama in alcune zone dell’india e sul web troviamo tantissime versioni diverse, c’è chi utilizza il latte condensato, chi aggiunge il burro chiarificato oppure chi non utilizza lo zafferano, diciamo che in base alla zona in cui ci troviamo le tradizioni cambiano. Io sono stata rapita dalla versione con lo zafferano e la frutta secca ed ho apportato alcune modifiche mantenendo però gli ingredienti principali e posso solo dirvi che l’ho adorato, vediamo insieme la ricetta.


Ingredienti: 
  • 70gr di Riso basmati integrale
  • 280ml di Latte di soia (oppure di riso o di mandorle)
  • 1/2 semi di Cardamomo in base ai vostri gusti
  • Mezza bustina di zafferano
  • 10gr di Uva sultanina
  • 20gr di Mandorle
Procedimento:

Per questa ricetta ho voluto seguire il loro metodo. Sciacquare ripetutamente il riso basmati integrale sotto l’acqua fredda e metterlo in ammollo per una/due ore, questo passaggio è fondamentale per mantenere il gusto, le proprietà e l’integrazione del chicco. Successivamente scolare e sgranare il riso. A questo punto possiamo procedere con la cottura del Risolatte. Portare 280ml di latte di soia quasi a bollore mantenendo la fiamma medio/alta, insieme ai semi di cardamomo spezzati (mettere solo il dentro dei semi) e mezza bustina di zafferano, quindi versare il riso, alzare la fiamma e chiudere con il coperchio finché non riprendere il bollore. Dopodiché abbassare la fiamma al minimo e cuocere senza coperchio per 30/40 minuti mescolando spesso fino a raggiungere una consistenza cremosa, il tempo di cottura può variare in base alla marca del riso quindi controllare sempre ciò che è riportato nella confezione. Se durante la cottura il tutto si asciuga troppo, aggiungere altra acqua o latte caldo. A 10 minuti dalla fine aggiungere l’uva sultanina con le mandorle tritate grossolanamente e ultimare la cottura. La ricetta originale prevede una consistenza più liquida ma io ho preferito renderlo più cremoso.

Solitamente viene servito freddo, quindi è possibile farlo la sera prima per la mattina successiva lasciandolo in frigo per l’intera notte ma in alcune zone dell’India viene mangiato anche tiepido, a voi la scelta. Vi consiglio di mangiarlo tiepido appena fatto perché rimane molto cremoso mentre nel caso contrario invece il riso secondo me si asciuga troppo.

Lo chef consiglia⇒ In alcune versioni viene aggiunta l’acqua di rose, se amate i sapori orientali non posso non consigliarvela, io purtroppo non ce l’avevo a disposizione in casa ma sicuramente la prossima volta la utilizzerò.

 

⇒ LE QUANTITÀ DEGLI INGREDIENTI UTILIZZATI PER LA REALIZZAZIONE DELLA RICETTA SONO BASATE SULLE MIE NECESSITA NUTRIZIONALI.

 

nu3 italia


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.


Scroll Up