Chi ero, chi sono e come mi sono avvicinata a questo stile di vita.

Chi ero, chi sono e come mi sono avvicinata a questo stile di vita.
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Prima Parte

A sinistra Luglio 2016 e a destra Ottobre 2017. 

 

E’ passato più di un anno da quando ho scattato questa foto, solo oggi riguardandola prendo coscienza e mi rendo conto di quanto la mente possa ingannare la realtà. Dentro di me si sono manifestate diverse emozioni: tristezza, compassione, dispiacere e pena. Guardando questa foto mi verrebbe voglia di entrarci dentro ed abbracciare con delicatezza, per paura di non farle del male, quella ragazza così tanto magra. E pensare che in quel preciso istante i miei occhi non vedevano un corpo magro, anzi. Vedevano una ragazza “normale” che doveva perdere ancora qualche cm sulle cosce, quelle maledette e dannate cosce che non volevano diminuire. 

Le maglie lunghe per coprire quel punto debole, gli occhi degli altri che puntualmente cadevano sempre li al primo sguardo e i pensieri che si generavano uno dopo l’altro senza sosta nella mia mente. In base a CHI e COME guardavano le mie gambe, capivo se ero sulla strada giusta oppure no. “Sei troppo magra” “Fai schifo” “Sembri anoressica” …….. eppure io non mi ci sentivo perchè la mia mente sapeva cos’era giusto o sbagliato, non ho MAI saltato un pasto, ogni giorno facevo colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena.. e allora cosa sbagliavo?

L’IGNORANZA .. ecco cos’era, in senso buono ovviamente. Non sapevo come mi dovevo comportare, cosa e quanto dovevo mangiare, leggevo libri di cucina sana e sapevo cosa faceva bene e cosa no (tutt’oggi porto avanti le mie idee) ma non sapevo la cosa più importante: il QUANTO mangiare. Mi allenavo e subito dopo mangiavo un frutto con 4 mandorle, pranzavo con una fettina di carne, verdura e tre wasa, al mattino facevo colazione con 30gr di avena, un vasetto di yogurt e frutta fresca. E sapete qual è la cosa assurda? che non usavo MAI la bilancia, solo per pesare la mia più grande paura: i Carboidrati. Sapete bene di cosa sto parlando, vero? 

La mia dose giornaliera era veramente minima, mangiavo la pasta o i cereali solo 2/3 volte a settimana e le altre volte coprivo la mia parte glucidica con tre wasa o tre gallette. E mi ci scappa da ridere se penso che adesso peso ogni minima cosa e mangio ogni giorno e ad ogni pasto una buona dose di carboidrati. Anzi, a dire il vero sono in aumento, settimana dopo settimana. 

 

E’ cambiata la testa, è cambiato l’approccio, è cambiato L’OBBIETTIVO, sono CAMBIATA IO.

 

Non tornerei MAI e POI MAI indietro, nonostante tutte le discussioni iniziali con le persone che mi circondando, i giudizi negativi, la mancanza di fiducia e tutte quelle volte che mi sono sentita dire. “Ti alleni troppo” “Sei fissata” “QUESTA NON E’ LA STRADA GIUSTA PER TE” “Non hai bisogno di andare in palestra sei già magra” (come se la palestra fosse un luogo adatto solo per chi deve dimagrire) e tante tante altre frasi che mi ferivano. 

Se avessi dato ascolto agli altri mettendo in secondo piano quella che era la mia volontà ad oggi non sarei qui, non ci sarebbe Delicious Breakfast, non ci sarebbero intorno a me le persone che ho conosciuto grazie a questo stile di vita e che ogni giorno mi arricchiscono. 

 


 

Seconda Parte

 

 

A sinistra Luglio 2016 a destra Giugno 2017.

 

5-6 giorni di Cardio + 3-4 allenamenti in sala pesi VS 4 Allenamenti in sala pesi e zero cardio.

Carboidrati al minimo, grassi bassi e proteine alte VS 220gr di carboidrati in media al giorno (perchè facevo dei giorni di scarico e dei giorni di ricarica) 55gr di grassi e 100gr di proteine. 

E pensare che nel 2017 ci sono ancora persone estremamente convinte che per mettere su massa muscolare bisogna mangiare quantità eccessive di proteine e dosi misere di carboidrati. Credo che la mia foto parli da sola, non voglio aggiungere altro a riguardo. 

Prima la palestra la vivevo come un luogo dove andare a bruciare ciò che avevo mangiato, adesso invece mangio di più per allenarmi bene, dare il massimo e raggiungere un obbiettivo. Ecco cosa è cambiato dentro di me! C’è una linea sottile che divide questi due pensieri, tantissime ragazze ad oggi dicono di amare questo stile di vita e la sala pesi, quando in realtà non è così. Ma questo è un altro discorso, ognuna di noi dentro di se la risposta SINCERA la sa. Non vi nego che la paura di veder cambiare il mio corpo c’era, eccome se c’era, la paura dell’ignoto. “Come diventerò?” “E se poi mi vengono le gambe troppo grosse?” “E se sbaglio persona a cui affidarmi?” .. Mi facevo mille domande alla quale nessuno poteva darmi una risposta, se non il tempo. L’IGNOTO ha sempre fatto paura a tanti e spesso pur di non rischiare, la maggior parte delle persone lo evita. Ma questa non sono io, a me ha sempre stimolato e incuriosito. Sono quel tipo di persona che ci si butta a capofitto andando incontro a tutto, nonostante le tante paure. 

Il primo passo da fare era quello di decidere a chi affidarmi ed inizialmente mi sono rivolta a due nutrizioniste. (La prima da Giugno ad Agosto 2016 – la seconda da Settembre a Gennaio 2017) PERSONALMENTE non mi sono trovata benissimo perchè stavo cercando un approccio flessibile, volevo decidere io cosa e quanto mangiare (ovviamente raggiungendo la mia dose giornaliera di macronutrienti) e non volevo legarmi a dosi standard e tanto meno a riso, pollo e gallette. Nonostante ciò mi sono detta “provaci, magari ti sbagli” e così sono andata avanti fino a Gennaio di quest’anno. Non mi vedevo per niente bene, nessun risultato soddisfacente, proteine alle stelle, bruciori di stomaco, gambe gonfie e bocca sempre asciutta. Questi sono i sintomi di quando le proteine che assumiamo sono eccessive per il nostro organismo. Non ho MAI diminuito un pasto, ho sempre seguito alla lettera i miei pani, anche se li reputavo sbagliati o comunque poco adatti a me e al mio obbiettivo, inizialmente avevo la nausea e ad ogni fine pasto dovevo buttarmi sul letto, mi fidavo semplicemente della nutrizionista. Mi confrontavo con altre ragazze che stavano mettendo su massa muscolare MANGIANDO, mentre io dopo l’allenamento se mettevo un carboidrato complesso non potevo unire la frutta e viceversa, oppure a cena un piatto di riso era illegale. 

 


CON QUESTO NON VOGLIO DIRE CHE LE NUTRIZIONISTE NON SONO COMPETENTI, CREDO CHE IN ALCUNI CASI SIANO FONDAMENTALI PER RIUSCIRE A RECUPERARE PESO, soprattutto in casi molto gravi. Ovviamente TUTTO DIPENDE DA CHI CI AFFIDIAMO.. NON FACCIAMO DI TUTTA L’ERBA UN FASCIO.

 

Fatto sta, dopo essermi confrontata con determinate persone e aver visto con i miei occhi (quindi FATTI e non parole) determinati risultati, ho deciso di affidarmi ad un preparatore atletico. Da Marzo a Settembre di quest’anno sono stata seguita da Francesco Pignatti, conosciuto maggiormente con il nome di Iron Manager, sul suo canale youtube trovate tantissimi video e informazioni riguardanti all’allenamento e l’alimentazione. Con lui non mi sono trovata bene all’inizio, però mi sono data del tempo e alla fine si è rivelato un buon preparatore. Purtroppo poteva seguirmi solo sul piano alimentare perchè ho dei problemi muscolari importanti, prossimamente ve ne parlerò. Riguardando le foto di quei mesi mi rendo conto che dei miglioramenti ci sono stati, ovviamente il mio occhio critico in quel momento non vedeva grossi cambiamenti. Con lui avevo dei giorni di scarico e dei giorni di ricarica di carboidrati, indipendentemente dall’allenamento. Ad esempio a giugno e luglio ricaricavo solo la domenica (giorno in cui non mi allenavo) e scaricavo dal lunedì al sabato (scaricavo per modo di dire, perchè non ero molto bassa di carboidrati), a favore dei grassi.

Carbo < Grassi  Carbo > Grassi

Non ho avuto nessuna paura ad aumentare il cibo perchè la mia mente era serena, anzi mi ero rivolta a lui proprio per mangiare di più. Il primo approccio con Myfitnesspal non è stato molto traumatico perchè conoscevo l’app e sapevo a grande linee come muovermi, è stata solo questione di tempo. Adesso impostarmi una giornata è semplicissimo, in 10 minuti lo faccio e VIVO QUESTO APPROCCIO CON ASSOLUTA TRANQUILLITÀ’. Nel momento in cui dovesse diventare un peso, un limite e un’ossessione significa che è arrivata l’ora di smettere e cambiare strada. LA CHIAVE PER ESSERE IN PACE CON NOI STESSI è proprio questa, cioè vivere ogni cosa nella vita con piacere e libertà. 

 

Lo SGARRO SI O NO?

Argomento tanto discusso e combattuto. Il mio pensiero a riguardo è molto semplice: se ne hai voglia FALLO, altrimenti no. Non è un obbligo, non bisogna sgarrare per dimostrare agli altri di non essere fissati o malati. Se lo pensano non è un problema nostro. L’importante è seguire la nostra volontà. Chi mi segue su Instagram sa che in Sicilia non mi sono fatta nessun tipo di problemi, sono stati 4 giorni di arancini, cannoli, cioccolate, granite, brioche, pistacchi, pizze.. vabbè di tutto e di più. MA LA VITA E’ UNA SOLA e dobbiamo viverla. IL SUD è la patria del BUON CIBO e scendere giù senza mangiare tutte le bontà che ci sono, sarebbe stato un peccato per me stessa. Non me lo sarei mai perdonato.

 


 

Terza Parte

 

 

Ottobre 2017

 

Avete presente quando avete un sassolino nella scarpa, che finché non ve lo siete tolto non siete soddisfatte? Ecco a me è successo esattamente questo. Quando scrissi ad Iron Manager ero indecisa fra lui e il mio attuale coach, per vari motivi che non sto qui a raccontarvi, scelsi Fran con la consapevolezza che tanto prima o poi avrei cambiato rotta. E infatti così è stato..

Conoscevo il suo modo di lavorare, i suoi atleti, le sue idee e la sua anima gentile. Un giorno una mia amica mi chiese di accompagnarla per il suo primo appuntamento, perché aveva deciso di farsi seguire da lui, così tutta felice e impaziente accettai. Quell’incontro per me fu stato la conferma che sarebbe stato il mio prossimo coach, senza alcun dubbio. Mi fidavo, mi fido e sono tranquilla al 100%, vi stò parlando di Marco Zampolini, credo che la maggior parte di voi lo conosca già. Per quanto mi riguarda è uno dei preparatori più bravi, ma soprattutto la cosa che lo distingue dagli altri è la sua disponibilità, la sua personalità, la professionalità e la gentilezza, che al tempo d’oggi credetemi non è per niente scontata. 

 

QUALI OBBIETTIVI HO? Momentaneamente niente gare, voglio solo vedere fin dove posso arrivare, conoscermi e dare il massimo per cercare di avvicinarmi al fisico che desidero avere. DETERMINAZIONE, COSTANZA E PAZIENZA sono le basi. Abbiamo iniziato a metà settembre ed è presto per dare giudizi e pareri, vi ribadisco che mi fido di lui e so di essere in buone mani. Quindi nessuna preoccupazione, vado avanti nel mio percorso felice della scelta che ho fatto. 

I Macronutrienti e l’approccio sono cambiati, adesso ho giorni OFF e giorni ON, i carboidrati aumentano settimana dopo settimana, i grassi sono scesi un pochino e le proteine sono rimaste invariate rispetto al vecchio piano con Iron Manager. Un’altra novità riguarda l’allenamento, fino ad ora sono sempre stata seguita dal Personal Trainer della mia palestra, una persona meravigliosa che ha dedicato tempo e passione a me e al mio problema muscolare. Ho deciso di cambiare perché voglio vedere come reagisce il mio corpo, con un piano collegato fra alimentazione e allenamento ed inoltre perché mi piace provare nuove strade e scoprire qual è quella più giusta per me.

 

RICORDATEVI UNA COSA, FINCHÉ’ NON CI PROVATE NON LO SAPRETE MAI. (Nessuno vi potrà dire: “Si questa è la scelta giusta”) BUTTATEVI, RISCHIATE E METTETEVI IN GIOCO. Quindi se siete curiosi quanto me di vedere come cambierà il mio corpo, stay tuned! Lo scopriremo insieme.

 

NON E’ TUTTO ORA CIO’ CHE LUCCICA – Ok, sono in pace con il cibo, mangio senza pensieri e sgarro quando voglio ma questo non significa che quando mi guardo allo specchio mi piaccio. Vedo mille difetti, vuoi o non vuoi siamo sempre troppo critici con noi stessi e non riusciamo a vederci per ciò che realmente siamo. C’è chi si vede magro, chi si vede in carne, chi svuotato e chi troppo muscoloso. Saremo mai contenti di ciò che siamo? Ne dubito! La mia più grande fissazione, come vi ho raccontato nella prima parte sono le cosce, purtroppo non riesco ancora ad accettarle e a non dar peso a determinati sguardi che puntualmente cadono sempre li. L’unico posto in cui mi sento a mio agio indovinate un po’ dov’è? In palestra ovviamente, li mi sento IN LINEA CON ME STESSA, quel luogo mi appartiene.

Vorrei gambe snelle e affusolate, ma non sarà mai così perchè la genetica non gioca a mio favore, non so se un giorno l’accetterò e riuscirò ad andare in giro in jeans e maglietta corta senza sentirmi a disagio, ma sapete una cosa? CHI SE NE FREGA, vorrà dire che mi metterò maglie lunghe per il resto della mia vita. LE COSE IMPORTANTI DELLA VITA SONO ALTRE, ad esempio la salute, quando c’è quella c’è tutto. Questa frase si ripete spesso, ma davvero in pochi la prendono sul serio e ne fanno tesoro. Ancora oggi c’è la paura del giudizio e su questo ci sto lavorando su, devo iniziare a fregarmene dei commenti e degli sguardi degli altri, devo AMARMi per quella che sono DENTRO non fuori. 

 

Prima di concludere c’è un ultimo argomento di cui vi voglio parlare L’AMENORREA. Io sono stata senza ciclo due anni e mezzo, in cui per sei mesi ho fatto la cura ormonale (durante il quale avevo un ciclo fittizio ed una volta finita la cura tutto è tornato come prima), se posso darvi un consiglio EVITATE QUALSIASI EXTRA. Con la giusta alimentazione e le giuste dosi, ritroverete il vostro equilibrio ormonale e a quel punto tutto ripartirà naturalmente. A me è successo Il 17 Luglio di quest’anno, sono ritornata donna senza nessuna cura se non quella di uno stile di vita sano.

Questo è semplicemente il mio percorso, la mia storia. Di cose da raccontare ce ne sono tante altre, ma per adesso mi fermo qui e…

 

GRAZIE GRAZIE DAVVERO DI CUORE PER AVER LETTO TUTTO 

 

…Ah dimenticavo una cosa importante, ovviamente tutto questo l’ho fatto da SOLA andando avanti per la mia strada, perché nessuno era d’accordo con le mie scelte.

nu3 italia


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